Il 13 marzo 2008 alle ore 9,30 si è svolto il seminario di presentazione dei risultati di ‘Cosa Bolle in pentola’, prima indagine conoscitiva regionale sulle politiche, le risorse e la partecipazione giovanile .
La ricerca è stata realizzata dal Dipartimento di Scienze Storiche e Sociali dell’Università degli Studi di Bari, in collaborazione con i ricercatori di Meters Anna Giulia Ingellis, Cristina Di Modugno e Marina Pietroforte, e finanziata dalla Regione Puglia – Assessorato alla Trasparenza e alla Cittadinanza Attiva, nell’ambito del programma Bollenti Spiriti.
Cosa Bolle in Pentola si è rivolta alla popolazione giovanile tra i 16 e i 32 anni alla ricerca di esperienze significative, individuali e collettive, nei campi dell’istruzione e della formazione, del lavoro, della creatività e del potenziale di innovazione, della partecipazione alla cittadinanza attiva e del nuovo rapporto dei giovani coi luoghi.
La ricerca ha voluto indagare su risorse e bisogni dei giovani pugliesi nel complesso percorso di ricerca dell’autonomia e di transizione verso l’età adulta, sulle nuove forme di partecipazione e protagonismo giovanile e sui servizi e i progetti di politiche giovanili realizzati sul territorio regionale.
L’indagine è stata realizzata attraverso: una prima fase di “contatto” con i soggetti più significativi dell’universo giovanile e di raccolta di testimonianze di giovani pugliesi attraverso il sito http://bollentispiriti.regione.puglia.it; l’organizzazione di focus group sull’intero territorio regionale, in modo da approfondire le differenti tematiche nei diversi ambiti territoriali; la realizzazione di interviste in profondità a giovani pugliesi e studi di caso, anche con l’utilizzo di mezzi audiovisivi.
In un anno di lavoro, complessivamente sono state realizzate 257 interviste e 17 focus group, e sono stati presi in esame 90 casi di studio nelle 5 aree tematiche della ricerca: istruzione-formazione, lavoro e impresa, cultura e tempo libero, politiche locali, esperienze individuali. Nel lungo e complesso percorso di indagine, lo staff di ricerca ha voluto soprattutto aprire canali di comunicazione con l’universo giovanile. Per questo gli oltre 500 giovani e operatori giovanili coinvolti nelle diverse fasi non sono stati considerati solo oggetti ma soggetti attivi della ricerca, protagonisti del processo conoscitivo che è stato alla base di “Cosa bolle in pentola”.
Realizzato con il contributo della Regione Puglia, Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore Avviso n. 1/2018 “Puglia Capitale Sociale 2.0” – LINEA A. CUP B63J2000050009