Analisi dei fabbisogni formativi degli operatori dei servizi sociali

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Analisi dei fabbisogni formativi degli operatori dei servizi sociali

13 Ottobre 2023

Descrizione progetto

Obiettivo dell’indagine è stato quello di verificare se i servizi sociali e sociosanitari (pubblici e privati) hanno in organico i profili professionali previsti dalla norma e se le competenze possedute dagli operatori sono adeguete, così da permettere ai servizi di offrire risposte funzionali ai bisogni espressi dagli utenti

L’indagine ha avuto luogo negli ambiti di Mesagne, Martina Franca e Cerignola, nei rispettivi progetti di accompagnamento agli Uffici di Piano per l’implementazione degli osservatori zonali per le politiche sociali:

E.M.I.R.- Est Modus in Rebus

Ricercando: Strumenti per la programmazione sociale

M.A.P.- Monitoraggio, Analisi e Programmazione

La realizzazione della presente iniziativa corre parallela alla realizzazione delle azioni previste dal Piano di Zona e siè proposta come supporto sia proattivo (individuazione delle strategie), sia reattivo (realizzazione delle azioni), rispetto all’evoluzione del sistema dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari.

OBIETTIVI:

Ci si è proposti un’azione di ricerca sperimentale sul territorio dell’ambito territoriale finalizzata alla ricognizione dei fabbisogni formativi, intesi in una duplice accezione:

– dal punto di vista degli attori del welfare locale (occupati ed impegnati nella gestione dei servizi e degli interventi pubblici socio-assistenziali e socio-sanitari), come fabbisogni di professionalità e di competenze;
– dal punto di vista degli operatori sociali, come fabbisogni formativi tout court;
– dal punto di vista dei cittadini-utenti dei servizi e degli interventi.
Una simile azione è ritenuta fondamentale per il raggiungimento dei seguenti OBIETTIVI STRATEGICI:

1. migliorare la qualità e l’efficacia dei servizi attraverso l’analisi dei fabbisogni (professionali, formativi e dell’utenza, secondo le accezioni su elencate);
2. individuare e dare indicazioni per modificare i profili e le competenze da migliorare attraverso la formazione;
3. operare per la costruzione di specifici indicatori sul monitoraggio dei fabbisogni formativi.
La ricerca si svilupperà lungo due DIRETTRICI DI AZIONE:

A. una rilevazione di tipo “documentale” sulla normativa regionale e nazionale in vigore afferente il tema oggetto d’indagine, individuando eventuali nuove professionalità, laddove i Piani di Zona e il Piano Regionale prevedono l’implementazione di servizi non ancora sperimentati sul territorio. Al contempo, si acquisiscono dati sull’offerta formativa sul territorio, seguendo il dibattito in corso sulla definizione dei profili professionali sociali.
B. una rilevazione di tipo “qualitativo” che prende le mosse dall’analisi delle attività delle strutture organizzative prese in esame attraverso le caratteristiche professionali ed operative dei professionisti e delle loro interazioni reciproche per derivare i bisogni di formazione e definire congiuntamente il fabbisogno formativo per eventuali contenuti da offrire e suggerire per le nuove programmazioni. La peculiarità di questa metodologia sta nel privilegiare l’utilizzo dello strumento dell’intervista di profondità per consentire la conoscenza e l’emersione di un universo di senso che in altre modalità sarebbe difficile raccogliere nella loro multidimensionalità. Le finalità conoscitive a cui far rispondere l’indagine qualitativa della ricerca implicano una strutturazione che possa ottenere le seguenti evidenze empiriche:

– individuare quali sono negli ambiti territoriali di studio le professionalità coinvolte nelle politiche sociali comprendendo le competenze e le conoscenze legate a ciascun profilo;
– verificare se esiste corrispondenza fra il proprio profilo professionale e la specifica attività lavorativa svolta;
– individuare le possibili differenze tra le figure professionali occupate in diversi livelli (dirigente, operatore…) e in diverse forme o strutture organizzative (pubbliche e private), con particolare attenzione sulle condizioni di lavoro;
Ciò dovrebbe offrire un supporto:
– all’azione programmatoria;
– ai piani di formazione degli operatori sociali;
– alla riqualificazione degli interventi;

-alla creazione di servizi efficaci nel rispetto dei bisogni dei cittadini e degli obiettivi dei servizi.

AZIONI

In coerenza con gli obiettivi su elencati si è articolata la ricerca in più momenti:
1. indagine documentaria: analisi della normativa nazionale e regionale ed ogni altro documento e rapporto sul tema, allo scopo di rilevare ed individuare le diverse tipologie di professionalità e competenze definite e previste; particolare attenzione sarà dedicata allo studio del Piano di Zona predisposto dall’Ambito per verificare se è stata programmata la realizzazione di servizi innovativi per i quali risulta necessaria la definizione di nuovi profili professionali.
2. indagine qualitativa: si prevedono tre diverse rilevazioni tendenti a far emergere i fabbisogni professionali delle organizzazioni impegnate nella gestione dei servizi, quelli formativi espressi dagli operatori dei servizi e il punto di vista degli utenti chiamati ad esprimersi sulla opportunità di formare nuove competenze e professionalità in risposta ai propri bisogni.
3. elaborazione e analisi dati: le indicazioni emerse saranno comparate fra loro al fine di delineare in maniera esaustiva i fabbisogni espressi ed inespressi.
4. stesura report finale: tale analisi comparativa sarà raccolta e sistematizzata in un report finale di ricerca, che dia conto delle evidenze empiriche riscontrate e delle loro tendenze di evoluzione, al fine di tracciare un quadro interpretativo dettagliato che consenta il raggiungimento delle finalità conoscitive della ricerca stessa.
Il raggiungimento di queste macro-finalità richiede all’indagine una organizzazione tale da:
– rilevare informazioni dettagliate tali da poter mettere in raccordo le figure professionali con la sfera delle strutture e dei servizi (natura, grado di autonomia, capacità innovativa), nonché la sfera dei contenuti del lavoro;
– rilevare gli stessi dati per tutti coloro che operano, a diverso titolo, nelle diverse tipologie di strutture, e per consentire analisi comparate sia tra i servizi che tra le diverse tipologie di figure professionali;

METODOLOGIA DI RICERCA
Per tutte le fasi della ricerca in oggetto, al fine dell’individuazione degli strumenti di rilevazione più idonei per il conseguimento degli obiettivi strategici, verrà utilizzato sempre lo stesso impianto metodologico, di seguito brevemente schematizzato:

1° STEP
Domande della ricerca- Dimensioni della ricerca
2° STEP
Dimensioni della ricerca – Indicatori della ricerca
3° STEP
Indicatori della ricerca- Strumenti rilevazione

Le analisi prodotte sono diffuse con convegni pubblici ed opportuni supporti informatici (sito web, cd-rom, pubblicazioni) destinati maggiormente agli attori sociali coinvolti sul tema di indagine.

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Dettagli progetto

Durata: 30/04/2008
Responsabile: Paola Angarone, Emanuele Pepe
Committente: Regione Puglia, Por 2000-2006, misura 3.2, azione c

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