Meters
Studi e Ricerche per il Sociale
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Progetti
In&Out - Formazione per Operatori di manufatti lignei
Realizzato | Durata dal 12/07/2016 al 30/12/2016 | Livello territoriale: Regionale
| Ente Finanziatore: Avviso Welcome2016 - Regione Puglia, Ass. alla Formazione Professionale
Premesso che l’Amministrazione regionale, riconoscendo nell’integrazione socio-economica...
Premesso che l’Amministrazione regionale, riconoscendo nell’integrazione socio-economica delle persone a maggior rischio di esclusione una questione non solo di giustizia sociale, ma anche di beneficio economico per la collettività, ha inteso capitalizzare l’esperienza maturata con il progetto sperimentale “Welcome ” realizzato a fine settennio (agosto 2015) sull’Asse III – Inclusione Sociale del Programma Operativo 2007- 2013 della Regione Puglia, utilizzando le risorse liberate a valere sull’Asse III della programmazione 2000-2006.La Regione Puglia, di concerto con il Centro di Giustizia Minorile, si è posta l’obiettivo di favorire la formazione professionale dei detenuti sottoposti ad esecuzione penale in carico all’Istituto Penale Minorile di Bari in un’ottica di reinserimento sociale, come previsto dalla Costituzione all’art. 27.Pertanto, con il presente provvedimento, ha inteso approvare l’ Avviso n. 3/2016 - “Welcome”.Il progetto “In & Out” è stato il primo dei 4 progetti regionali ammessi a finanziamento con DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SEZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE 19 luglio 2016, n. 602.Il corso è stato rivolto a n.10 minori e giovani detenuti presso il Fornelli di Bari.Ognuno dei destinatari a fine del corso, per quanto riguarda la formazione professionale della figura di settore, ha svolto le seguenti attività:A. Pianificare e organizzare il proprio lavoroB. Realizzare componenti e manufatti ligneiC. Assemblare e rifinire le lavorazioni ligneeD. Controllare e verificare la conformità delle lavorazioni e dei prodotti.Il progetto ha visto come ente capofila il soggetto EDIL SCUOLA DI PUGLIA, soggetto partner Meters che si è, in particolare, occupato della progettazione, accompagnamento e orientamento al lavoro.Enti che hanno sostenuto il progetto:COMUNE DI BARI - Ass. al Welfare; GARANTE REGIONALE DELLE PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTA'; GARANTE REGIONALE DEI DIRITTI DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA; ASS. PLEROO DESIGN; ASS. ACCOGLIENZA RESPONSABILE; ASS. SUD EST DONNE; CNA PUGLIA, ANIEM-CONFAPI Puglia , ANSE-ASSOEDILI CNA Puglia , LEGA COOP. Puglia , C.L.A.A.I. Puglia; FeNeal-UIL Puglia, FILCA-CISL Puglia , FILLEA-CGIL Puglia.Documenti allegati
Evento finale |Loghi enti finanziatoriIndossostorie
Realizzato | Durata dal 1/04/2014 al 10/01/2015 | Livello territoriale: Regionale
| Ente Finanziatore: Sovvenzione Globale Piccoli sussidi - Regione Puglia
Indossostorie è un brand di moda etica che promuove la diffusione di una intercultura etica...
Indossostorie è un brand di moda etica che promuove la diffusione di una intercultura etica e solidale e sostiene l'inclusione socio-lavorativa di persone in condizione di svantaggio sociale, in particolare donne e migranti, attraverso la creazione di manufatti di moda e design.L'idea che ispira il progetto è quella di integrare e far incontrare persone, luoghi, culture e creatività provenienti dai villaggi del mondo con lo stile e il design italiano. È così che nascono i capi Indossostorie: unici e realizzati a mano combinando tessuti provenienti, in questa prima collezione, dai villaggi del Ghana con materiali di riuso a cui viene data una nuova opportunità 'sostenibile' nel sistema moda.Ogni prodotto intesse e racconta, con allegria e originalità, le storie di paesi, culture e persone che hanno partecipato alla sua creazione e contribuisce a sostenere l'economia locale dei paesi d'origine. Indossandolo porterai con te intrecci di storie e contribuirai ad una nuova narrazione.Indossostorie srls é un progetto vincitore del bando della Sovvenzione Globale 'Piccoli Sussidi' di Puglia 2013.Meters, ha avuto il ruolo di soggetto promotore dell'impresa start-up "Indossostorie".Link correlati
www.indossostorie.itCONCILIARE IN PUGLIA
Realizzato | Durata dal 9/12/2013 al 9/12/2014 | Livello territoriale: Regionale
| Ente Finanziatore: Regione Puglia -PO FSE 2007/2013
Il progetto “Conciliare in Puglia”, promosso dai partners Meters e Ires Puglia, ammesso a...
Il progetto “Conciliare in Puglia”, promosso dai partners Meters e Ires Puglia, ammesso a finanziamento nell’ambito del suddetto Avviso regionale, ha la finalità di supportare con azioni di ricerca, accompagnamento e promozione di strumenti innovativi, il servizio di monitoraggio e di valutazione delle politiche sociali dell’Osservatorio Regionale Politiche Sociali.In particolare l’ambito tematico scelto è l’ evoluzione delle politiche di conciliazione tempi di vita-tempi di lavoro in Puglia con specifico riferimento alle famiglie numerose, proponendo un’attività di ricerca che include l’analisi della domanda da parte delle famiglie e l’offerta di servizi sul territorio.Obiettivi generali dell’intervento sono da un lato la ricognizione delle politiche regionali in tema di conciliazione, attraverso gli interventi realizzati ed in atto che hanno impatto diretto ed indiretto sui tempi vita-lavoro delle cittadine e i cittadini pugliesi; dall’altro l’impatto sulla domanda operata dall’introduzione dei buoni servizio di conciliazione (per l’accesso ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza) ed eventuali buone prassi di alcuni servizi che hanno effettivamente favorito la cultura delle pari opportunità.Le azioni proposte dal progetto sono le seguenti:Azione 1) Analisi di scenario e Guida alla conciliazione. Analisi desk delle misure e degli interventi in tema di conciliazione per una ricognizione puntuale delle policy promosse dalla Regione Puglia a partire dalla promulgazione della Legge Regionale n. 7/2007.Azione 2) Valutazione di esito e indagine qualitativa su buone prassi di conciliazione vita-lavoro realizzate nell’ambito degli avvisi per associazionismo familiare, patti di genere, connettività sociale, studi di fattibilità per i PTTS.Azione 3) Indagine sulla domanda delle famiglie che hanno usufruito dei buoni conciliazione, analizzando meglio le richieste di servizi da parte di famiglie numerose con minori e anziani.Azione 4) Comunicazione promozione e diffusione dei risultati. Realizzazione di un video-spot.Link correlati
http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/PianoLavoro/InfanziaeAdolescenza |http://www.regione.puglia.it/index.php?page=prg&opz=display&id=1018 |http://www.cliclavoro.gov.it/Clicomunica/News/2013/Pagine/Puglia-Interventi-per-la-conciliazione-vita-lavoro-delle-donne-e-delle-famiglie.aspxRima - Ecco i risultati
Realizzato | Durata dal 1/08/2012 al 1/08/2012 | Livello territoriale: Regionale
| Ente Finanziatore: Regione Puglia - Osservatorio regionale politiche socialiTra risultati e criticità un bilancio puntuale dell'affido in Puglia: 15 progetti, 11...
Tra risultati e criticità un bilancio puntuale dell'affido in Puglia: 15 progetti, 11 Ambiti territoriali coinvolti, 137 le persone disponibili all’affido e formate, 62 i nuclei familiari negli elenchi delle famiglie affidatarie, 47 i minori per i quali si è avviato un progetto di affidamento familiare.Un'analisi territoriale puntuale, quella presentata lo scorso 18 giugno a Bari presso il Cineporto a conclusione del progetto RIMA (Ricerca Indagine Monitoraggio sull’Affidamento familiare) condotta dal gruppo di lavoro coordinato da Giovanna Magistro (Cristina Di Modugno, Paola Angarone, Tiziana Mangarella, Angela Lacitignola, Nicola Schingaro, Daniela Genco, Patrizia De Pergola, Giulia Sannolla).La ricerca, articolata in più azioni, si è sviluppata secondo due direttrici: una prima, prettamente qualitativa e valutativa,orientata ad un’analisi più generale di meccanismi funzionali e disfunzionali alla piena attuazione della L. 149/2001 in Puglia, delle buone e cattive prassi organizzative e gestionali, nonché, dei complessi processi che governano le esperienze di affidamento familiare; una seconda, quali-quantitativa, finalizzata al monitoraggio e alla valutazione dei progetti di promozione dell’affidamento familiare di minori realizzati dai Comuni finanziati dalla Regione Puglia poco dopo l’emanazione delle Linee Guida (BURP 96 del 2007). Complessivamente sono stati 11 gli Ambiti Territoriali, distribuiti tra le sei province pugliesi, ad aver avuto accesso al finanziamento, per un totale di 15 progetti. Di questi, solo 7 risultano conclusi tra il 2009 e il 2010, per 3 progetti c’è stata una rinuncia, mentre 5 risultavano ancora in corso al 30 giugno 2011, data della rilevazione. L’indagine ha messo in luce diversi punti di criticità ma anche risultati significativi da un punto di vista dell’impatto territoriale e della ricaduta sulle scelte programmatorie fatte dagli Ambiti con il secondo piano sociale di zona. Il maggior investimento è stato fatto sulle azioni di coinvolgimento della società civile, della sensibilizzazione alla cultura dell’affidamento familiare e della tessitura delle reti. Azioni di formazione, sensibilizzazione, promozione, si sono sostanziate in una buona risposta dei territori e nella creazione di un primo bacino di potenziali famiglie accoglienti: 172 tra operatori e esperti coinvolti, circa 600 le persone coinvolte dalla sensibilizzazione, 137 le persone che si sono dichiarate disponibili all’affido e che hanno partecipato alla formazione, 62 i nuclei familiari inseriti negli elenchi delle famiglie affidatarie, 47 i minori per i quali si è avviato un progetto di affidamento familiare. Un altro risultato positivo ha riguardato la creazione di un linguaggio comune tra operatori del settore che, in alcuni ambiti territoriali, ha favorito l’integrazione sociosanitaria, anche attraverso la definizione di protocolli operativi tra Comuni e Asl, e l’implementazione delle reti territoriali. Più difficoltosa è risultata, invece, la capacità di rispondere ai fabbisogni di particolari target (neonati, disabili, stranieri non accompagnati, ecc.), assenti dalle progettualità presentate o, comunque, di difficile gestione (ultra-diciottenni). Anche l’attenzione alla famiglia d’origine è stata piuttosto limitata nelle azioni messe in campo, sia per tipologia di progetti presentati, sia per condizioni strutturali che hanno costituito un impedimento in tal senso. Difficili anche i tentativi di interconnessione con le Politiche attive del lavoro, sia per le famiglie d’origine sia per i ragazzi affidati, qualora maggiorenni.Un’ulteriore criticità, emersa dall’analisi delle relazioni sociali prodotte dagli ambiti territoriali per l’anno 2010, è che non sempre le sperimentazioni prodotte hanno trovato continuità nei nuovi piani sociali di zona con il risultato della “dispersione” nel tempo di processi positivi avviati. Inoltre, solo in 11 ambiti territoriali si rileva la presenza di elenchi famiglie affidatarie anche se manca del tutto il dato relativo al numero di famiglie iscritte.“In questa direzione – ha annunciato la dirigente regionale del Servizio Programmazione e Integrazione sociosanitaria Anna Maria Candela, in occasione del convegno RIMA del 18 giugno presso il Cineporto di Bari –andranno le risorse economiche, circa 3 milioni di euro, previste dalla linea di intervento “Piano straordinario per l’affido” del II Piano Regionale per le Famiglie”Fonte: PugliaSocialeNews n.7Documenti allegati
|Presentazione - Daniela GencocambiaMenti
In Corso | Durata dal 30/11/2011 al 30/11/2012 | Livello territoriale: Sovracomunale
| Ente Finanziatore: Regione Puglia, Assessorato al Wekfare
cambiaMenti è un progetto finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del...
cambiaMenti è un progetto finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del bando “Azioni di sistema per l’associazionismo familiare per l’anno 2009” che vuole realizzare una sperimentazione collettiva di stili di vita e modelli di consumo sostenibili.Il progetto è liberamente ispirato al progetto “Cambieresti” realizzato dal Comune di Venezia nel 2005 e viene proposto in Puglia ed in particolare nei comuni di Giovinazzo e Molfetta, con l'obiettivo di :
- Avviare la sperimentazione con 30-60 famiglie e portarla a termine con almeno il 70% di quelle inizialmente iscritte (coinvolgendo anche anziani e immigrati);
- Dimostrare di aver determinato una variazione nei modelli di consumo e negli stili di vita delle famiglie partecipanti;
- Dimostrare di aver conseguiti un risparmio nei bilanci familiari attraverso la riduzione ed il riorientamento dei consumi;
- Sensibilizzare e informare tutti i cittadini sui temi della sostenibilità sociale ed ambientale dei consumi.
I nuclei familiari aderenti sono invitati a partecipare a laboratori e incontri con esperti che offriranno conoscenze, consigli e pratiche utili per modificare i propri stili di vita in senso sostenibile (risparmio energetico, riciclo, commercio equo e solidale, finanza etica, turismo responsabile, gruppi di acquisto solidale, autoproduzione etc…) e la possibilità per i partecipanti di confrontarsi tra loro sull'esperienza in corso.
In cambio, le famiglie si impegnano a sperimentare nella vita di ogni giorno alcune tra le pratiche proposte nei laboratori, a monitorare il cambiamento nei propri consumi e a raccontare a tutti l'esperienza per contagiarli al cambiamento.Il progetto è realizzato da un partenariato di organizzazioni con caratteristiche e competenze diverse ma con lo stesso interesse per i temi della sostenibilità. Soggetto capofila è l'Unione Nazionale Consumatori, Comitato di Molfetta . Partner di progetto sono: Meters, -Studi e Ricerche per il sociale, Crogiuolo, Associazione culturale Il tre ruote ebbro, AUSER Molfetta, Bottega del mondo Azadì, Il Fatto, FF3300. Parter istituzionale è l'Ufficio di Piano dell'Ambito socio-sanitario di Giovinazzo - Molfetta.Il progetto è aperto alla collaborazione con tutte le organizzazioni che lavorano sui temi della sostenibilità dei consumi e degli stili di vita.Link correlati
www.progettocambiamenti.it